Ci sono treni che sfrecciano nelle galassie, la rete ferroviaria stellare si dirama in ogni angolo dell'universo conosciuto. I suoi passeggeri sono persone in cui dimora ogni tipo di desiderio. Tetsuro è il protagonista della storia, un ragazzo a cui è appena morta la madre e per evitare la sofferenza dei dolori terreni subita dalla sua famiglia decide di avere un corpo meccanico! Affronterà dunque un viaggio assieme a Maetel (Maetel deriva dal latino mater), una misteriosa ragazza di origini non ben chiare, a bordo del Galaxy Express 999 che lo porterà su un pianeta dove sostituiscono i corpi umani con quelli meccanici gratuitamente. L'autore è appassionatissimo di astronomia e treni e in questo manga (uno dei primi che ha scritto) infonde tutto il suo sapere. La trama è ben costruita e affascina la caparbietà del protagonista che vuole a tutti i costi un corpo meccanico. Tetsuro, lungo il suo viaggio escatologico si renderà conto che nulla è meglio del proprio corpo originale, perché se riuscirà ad ottenere il corpo non potrà più provare emozioni, piangere, assaporare i cibi e in generale precepire la realtà come fa adesso. In ogni tappa effettuata dal treno compariranno sempre nuovi personaggi che fanno riflettere il lettore e appesantiscono il viaggio alla scoperta di se stesso di Tetsuro. Avremo modo di incontrare persone con un corpo robotico che rivogliono il loro corpo originale, una donna di vetro che vuole l'ombra, persone che non vedono la loro famiglia da tempo immemore, insomma è un'opera molto drammatica, forse una delle più drammatiche di tutto il panorama del mondo dei manga. Il treno viaggerà attraverso pianeti di ogni genere da quello fatto completamente d'acqua a quello con ambientazione western ed ogni pianeta è abitato da persone o buone o cattive e piene di vizi, senza vie di mezzo. Ci sono delle inesattezze come per esempio il fatto che le macchine si rompono con il freddo, ma sono elementi di poco conto che non rovinano la bellezza della storia. Un punto a sfavore di questo manga è che manca la componente temporale, infatti non si avverte differenza tra le tappe che durano settimane e quelle che durano solo 30 minuti. Leggendo questo manga si può notare da dove nascono molti elementi tipici della fantascienza creata da Matsumoto. Il disegno è molto banale, scarno senza dimensionalità e con poca eleganza, anche se i treni sono fatti con molti più dettagli degli altri elementi. Comunque è uno dei primi manga dell'autore e quindi i difetti si notano maggiormente in quest'opera. Da qui nasce anche lo stereotipo di bella donna adottato da Matsumoto, con il personaggio di Maetel. L'edizione italiana è dalla Planet Manga, apparentemente sembra ben curata, ma le tavole sono state disposte troppo vicino alla rilegatura in modo che non si riescono a leggere intere parole nei fumetti. Ci sono anche piccoli difetti come per esempio dire che Plutone è una stella, evidente errore di traduzione! Una nota aggiuntiva riguarda il tono dei discorsi, che in origine erano lasciati dall'autore un pò rozzi e che questa casa editrice invece ha tradotto usando un linguaggio più poetico. Quindi si perde un pò la tradizione dell'autore di lasciare i testi un pò scarni, ma a mio parere così il manga risulta molto più gradevole al lettore. Il grosso svantaggio di questa edizione è il prezzo che partiva con il primo numero da 4.30€ ed è arrivato a 6.50€ con il ventesimo numero... forse perchè questo è un autore un pò di nicchia! | |