Legend Of Mother Sarah

In un futuro post apocalittico, la Terra ormai è  devastata dalle radiazioni provocate dalle guerre nucleari e i mari sono diventati deserti, a volte di sabbia a volte di neve. L'uomo si è così rifugiato nello spazio su satelliti artificiali. Qui si sono formate due fazioni politiche: coloro che non vogliono più contaminare la Terra e coloro che vogliono ripristinare l'atmosfera per poter riviverci attraverso l'uso di una nuova bomba. Tra le due fazioni si susseguono attacchi terroristici e in uno di questi la nuova bomba viene lanciata sulla Terra. Durante un altro attacco terroristico una madre perde di vista i figli che finiscono sulla Terra, ancora contaminata. Il nome di questa madre è Sarah e si spingerà sul pianeta azzurro alla ricerca dei suoi figli.

La sceneggiatura è di Otomo, solo questo è una garanzia, la protagonista Sarah è stata creata con molta maestria cercando di rappresentare in lei tutti gli ideali di madre. La ricerca dei figli spingerà Sarah a diventare un guerriero, armata solo della sua volontà di trovare i figli. Affronterà dure prove e si ritroverà a combattere contro i vizi e i difetti delle persone. Il futuro rappresentato è quello post apocalittico, molto simile a quello di Ken il guerriero, cosa che sembra fatta apposta, in quanto anche le persone sembrano avere gli stessi difetti e vizi di cui erano dotati i nemici di Ken. La trama può sembrare un pò piatta: una donna che gira il mondo per trovare i propri figli, insomma non sembra il massimo, ma questo offre lo spunto per evidenziare molti aspetti dell'animo umano! E' su questo che Otomo voleva far perno: mentre gli uomini combattono senza motivi regrediti allo stato di animali, c'è una donna che in preda all'amore materno cerca la sua prole. Anche se non mi attira particolarmente l'ambientazione e la trama riconosco che sia un capolavoro di cui solo Oromo poteva esserne capace.

I disegni sono di Nagayasu e sono fatti in modo da somigliare il più possibile a quelli di Otomo.  I disegni sono molto chiari e sobri, tutti i personaggi, anche le comparse, sono pensati in modo da far subito notare le differenti etnie. E' facile trovare personaggi di colore o con gli occhi a mandorla (cosa che paradossalmente non accade spesso nei manga) o capelli biondi. Questo piccolo dettaglio è di supporto ad un tipo di storia post apocalittico, fa capire come tutti i popoli si siano uniti per creare le colonie spaziali e abbiano vissuto assieme, probabilmente costretti! La grandezza del disegnatore è proprio questa, far capire qualcosa al lettore senza doverla leggere esplicitamente ma solo vivendola attraverso i disegni. Devo dire che Otomo ha effettuato una scelta molto accurata per quanto riguarda il disegnatore, nonostante sia stato un pò un azzardo in quanto Nagayasu all'epoca era semisconosciuto. Il disegno, grazie alla sua eccessiva sobrietà, a volte rende un pò pesante la lettura in alcuni tratti.

In Italia i diritti furono acquistati dalla Phoenix, che ne pubblicò i primi due volumi nel 1998 e ne interruppe la distribuzione. In seguito, nel 2002, la Magic Press decise di continuare ciò che aveva iniziato la precedente casa editrice pubblicando altri tre volumi per poi interromperne nuovamente la distribuzione. Di queste due edizioni, quella della Phoenix e quella della Magic Press, purtroppo non ne so nulla, in ogni caso non meritano di essere mensionate in quanto non sono neanche complete. Di recente la Planet Manga ne ha acquistato i diritti e ha pubblicato un'edizione molto curata con una versione variant per il primo volume. L'edizione comprende anche la storia degli autori e pagine a colori, ma il prezzo a mio parere è troppo alto per questo tipo di edizione.